idrossiapatitedicalcio-ovalevolto

Idrossiapatite di calcio per la definizione dell’ovale del volto

Con il contributo della Dr.ssa Valeria Chiapatti

Con il passare del tempo vediamo il nostro viso cambiare. Potremmo dire che i nostri lineamenti sono diventati “più morbidi”, ma in realtà quello che sta succedendo è che la pelle, invecchiando, perde tonicità e inizia a cedere alla gravità. Questo porta inevitabilmente a lineamenti meno definiti.


Per semplificare, pensiamo a un triangolo. Prima di compiere trent’anni il nostro viso è molto simile ad un triangolo con la base in alto: fronte ampia, zigomi alti e mandibola ben definita. Con l’avanzare dell’età, il viso assume piano piano la forma di un triangolo con la base in basso, perché tende a cedere verso il basso. Gli zigomi sono i primi a perdere tonicità, e scivolando verso il basso portano insieme a loro anche le guance, e di conseguenza la linea mandibolare si deforma perdendo la definizione dell’ovale.

Non in tutte le persone questi cambiamenti si verificano a un’età precisa, perché dipende dalla genetica e dallo stile di vita.  I processi coinvolti nell’invecchiamento sono infatti uguali per tutti, quindi è importante curare la pelle attraverso una corretta alimentazione, skin care quotidiana e stile di vita sano.

Oltre a questo, anche la medicina estetica può essere una nostra valida alleata. Adesso la medicina estetica ci offre una vasta gamma di trattamenti non invasivi o minimamente invasivi utili ad “accompagnare” i cambiamenti che subiscono la nostra pelle ed il nostro viso negli anni. L’obiettivo è quello di accompagnare l’invecchiamento del volto con garbo e delicatezza, così da non stravolgere i connotati dei nostri pazienti ma di mantenere il più a lungo possibile una pelle tonica e idratata ed un aspetto rilassato e giovane ad ogni età.

Tra le molecole più utilizzate e più all’avanguardia troviamo l’idrossiapatite di calcio. Studiata specificamente per contrastare questo fenomeno dall’interno: corregge le rughe sottili e profonde e riattiva la produzione di collagene, migliorando la qualità della pelle, che appare più tonica e luminosa nel tempo.

Le cause dell’invecchiamento cutaneo

Le cause dell’invecchiamento cutaneo si possono suddividere in due grandi gruppi. Il primo è quello che comprende quelle che sono le cause biologiche (cronoaging), e quindi i cambiamenti che coinvolgono alcuni processi metabolici, tra i quali la produzione del collagene. Il secondo è quello che invece coinvolge l’ambiente, e quindi tutti quei fattori esterni che influiscono su alcuni processi biologici e che possono favorire l’invecchiamento cutaneo. Rientrano in questo gruppo stili di vita o alimentazione scorretti, fotoinvecchiamento o fotoaging, dovuto all’esposizione, prolungata e senza adeguate protezioni, ai raggi solari.

Per quanto riguarda il cronoaging, ossia l’invecchiamento dovuto a cause biologiche (cronoaging), vediamo che il principale processo coinvolto è quello della produzione di collagene. Il collagene è una proteina prodotta nel derma dai fibroblasti, nel derma forma una rete solida e stabile insieme ad un’altra proteina fibrosa che è l’elastina, e questa rete sostiene l’epidermide garantendo alla pelle compattezza ed elasticità. Ad un certo punto della vita (si stima già a partire dai 25 anni di età), i fibroblasti rallentano la produzione di collagene. I segni non si vedono certo subito, ma intorno ai 30 anni già iniziano a comparire le prime rughe di espressione. Il deficit di collagene causa una perdita di elasticità e compattezza nel tessuto cutaneo, e favorisce così la comparsa di rughe e lassità.

Per quanto riguarda invece le cause ambientali vediamo ad esempio che una dieta povera in acqua, vitamine e antiossidanti (sostanzialmente povera di frutta e verdura) non è adatta a prevenire l’invecchiamento cutaneo, così come l’abitudine al fumo di sigaretta sappiamo bene essere la principale nemica della pelle. Bisogna poi fare attenzione all’esposizione ai raggi solari, perché le radiazioni UVA e UVB in essi contenute favoriscono nell’organismo la produzione di radicali liberi, molecole che poi vanno ad influire negativamente sul metabolismo di collagene ed acido ialuronico favorendo sostanzialmente una più rapida degradazione di queste molecole, e di conseguenza l’invecchiamento cutaneo.

I segni dell’invecchiamento cutaneo

L’invecchiamento cutaneo si manifesta inizialmente con le rughe di espressione, quelle che si formano a causa del movimento dei muscoli mimici del volto. A seconda della posizione nella quale compaiono abbiamo le rughe frontali, orizzontali sulla fronte; la glabellare, verticale tra le sopracciglia; le “zampe di gallina”, intorno agli occhi e le rughe nasolabiali, quelle che compaiono nella zona del naso e agli angoli delle labbra. Tra queste sono spesso nominate le “rughe della marionetta”, le quali compaiono proprio verticalmente tra gli angoli del naso e quelli della bocca, e ricordano proprio il volto malinconico del burattino.

Altre rughe tipiche della pelle che invecchia sono quelle attiniche o da tramatura cutanea: fanno sembrare la pelle come sgualcita, con un aspetto simile a quello di una pergamena. Sono causate dal fotoaging, e a seconda dell’età e dell’attenzione con al quale ci si espone al sole possono essere più o meno accentuate.

Più in là con l’età la pelle inizia a perdere tono, e quindi ad essere più lassa e di conseguenza cede verso il basso con la forza di gravità. Nel punto nel quale la pelle si piega si formano dei solchi, noti anche come rughe gravitazionali e caratteristici delle pelli più adulte.

Altra conseguenza della lassità cutanea è la perdita dell’ovale: le linee del terzo inferiore del volto si smussano, facendo perdere al volto la naturale definizione e facendogli assumere un aspetto più invecchiato.

Ridefinire l’ovale del volto con l’idrossiapatite di calcio

Tra le molecole più usate in medicina estetica troviamo l’idrossiapatite di calcio, studiata specificamente per contrastare la perdita di definizione delle linee e dell’ovale del voto a causa dell’invecchiamento cutaneo. L’idrossiapatite di calcio combatte questo fenomeno dall’interno: corregge le rughe sottili e profonde, riattiva la produzione di collagene, migliorando la qualità della pelle, restituisce definizione alle linee del viso.

Il risultato è dunque una bioristrutturazione, evidente sin da subito e che migliora nelle settimane successive al trattamento, mano a mano che l’organismo produce nuovo collagene.