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Cura della pelle post-vacanze: biostimolazione del collagene

Dopo l’estate la pelle può apparire più secca e spenta. La causa è la maggiore esposizione al sole, che sottopone la cute a un forte stress e incrementa la produzione di radicali liberi. Nel periodo post-vacanze la cura della pelle è molto importante.

Con il contributo della Dott.ssa Stefania Belletti

Rientrati dalle vacanze abbiamo ripreso la nostra routine giornaliera: lavoro o scuola, casa, attività sportiva, magari qualche week end fuori porta per goderci ancora gli ultimi sprazzi d’estate. Certo, riprendere non è semplice. Ci sentiamo a volte un po’ stanchi, e anche la nostra pelle sembra essere un po’ giù di tono. Non allarmiamoci, perché è normale: la pelle è stressata dalla maggiore esposizione al sole della stagione estiva. Tipicamente appare disidratata e più secca, ed il colorito, mano a mano che l’abbronzatura scompare, gradualmente si spegne e si opacizza, tendendo al giallognolo o al grigiastro (a seconda del nostro tipo di pelle, se olivastra o più rosea). 

Spesso al mattino abbiamo proprio la sensazione della pelle che “tira”. Con il passare degli anni poi, al problema della disidratazione da esposizione al sole si aggiunge anche quello dell’invecchiamento cutaneo. Il sole determina un particolare tipo di invecchiamento, quello da fotoaging. I raggi UVA e UVB che compongono la radiazione solare fanno produrre al nostro organismo più radicali liberi e quando questi si accumulano, perché prodotti in eccesso come accade in questo caso, possono creare dei danni alle nostre cellule e favorirne l’invecchiamento.

Dopo l’estate è quindi importante rivitalizzare la pelle, per donarle nuovamente freschezza e luminosità e prepararla alla stagione invernale. L’età in questo caso non conta: post-vacanze anche una pelle giovane appare più stressata ed ha bisogno di essere reidratata in profondità. Le pelli più adulte invece, oltre all’idratazione devono pensare anche ad una biorivitalizzazione, ossia ripristinare quelle riserve di collagene ed elastina perse a causa del tempo.

Le cause dell’invecchiamento cutaneo: cronoaging e fotoaging

Le cause dell’invecchiamento cutaneo si possono raggruppare in due grandi gruppi: quelle responsabili del cronoaging, letteralmente l’invecchiamento dovuto al tempo che passa, e quelle imputabili all’esposizione cronica al sole, note invece con il termine di fotoaging.

Nel cronoaging rientrano tutti quei processi fisiologici che subiscono dei mutamenti con l’aumento dell’età anagrafica. Quello maggiormente legato all’invecchiamento cutaneo è la sintesi del collagene, la quale diminuisce gradualmente con il passare del tempo causando la comparsa di quelli che sono i principali segni dell’invecchiamento: rughe, perdita di elasticità e compattezza cutanea con conseguenze lassità e cedimento del tessuto.

Il fotoaging invece influisce sull’invecchiamento cutaneo soprattutto perché induce una maggiore produzione di radicali liberi. Questi, oltre a favorire direttamente l’invecchiamento cellulare, attivano anche la ialuronidasi, l’enzima che degrada l’acido ialuronico endogeno. L’acido ialuronico è una molecola che si lega a tantissime molecole di acqua, formando una matrice gelatinosa in grado di mantenere l’idratazione della cute ed i volumi del volto. Una sua più veloce degradazione equivale ad una perdita di idratazione e morbidezza della pelle. Non a caso infatti, il nostro tessuto cutaneo appare soprattutto più secco e disidratato dopo le vacanze estive e l’eccessiva esposizione solare.

La cura della pelle post-vacanze: alimentazione e skincare

Per ridare luminosità e freschezza alla pelle stressata post-vacanze estive, insieme ad una corretta skincare quotidiana è importante anche l’alimentazione.

La skincare quotidiana deve comprendere sempre un’adeguata detersione e applicazione di creme ad azione idratante e antiossidante, specifiche a seconda della propria età e del proprio tipo di pelle. Un consiglio utile è quello di fare degli scrub o dei peeling medici delicati in grado di ottenere un’azione esfoliante con eliminazione  delle cellule morte, favorendo il ricambio cellulare e aiutando la pelle a riacquistare un colorito sano, luminosità e freschezza.

Per spiegare invece quali cibi è importante mettere in tavola basta pensare proprio a quello che è importante per la pelle sempre, ma soprattutto nel periodo post-vacanze. La prima cosa è l’idratazione, per cui è importante bere molta acqua e consumare almeno cinque porzioni al giorno tra frutta e verdura, alimenti che sono naturalmente molto ricchi in acqua. Più che la frutta, più ricche di acqua sono le verdure. In particolare zucchine, lattuga, cetrioli, ravanelli, finocchi. Il frutto più ricco di acqua è invece l’anguria, ma di quella dovremmo aver fatto il pieno durante la stagione estiva!

Frutta e verdura sono anche cibi ricchi di vitamine e di sostanze ad azione antiossidante, entrambe importanti per la lotta ai radicali liberi. Gli antiossidanti riescono infatti a legarsi ai radicali liberi e così facendo li inattivano, ossia impediscono loro di agire e danneggiare le nostre cellule.

I principali antiossidanti sono parte di una famiglia di sostanza chiamate polifenoli, che troviamo quasi interamente nel mondo vegetale. Per fare qualche esempio: nelle mele troviamo la quercetina, nel tè verde le catechine o ancora nell’uva rossa il resveratrolo.

Anche alcune vitamine hanno un’azione antiossidante, in particolare la A, la C e la E. In particolare quest’ultima, che troviamo principalmente nella frutta secca e nei semi oleosi, viene considerata un vero e proprio “spazzino” dei radicali liberi. La vitamina C è forse quella più importante per la cura della pelle. Essa infatti stimola la produzione di collagene da parte delle cellule del derma, per cui è indispensabile per favorire il processo di biorivitalizzazione ed una valida alleata nella biostimolazione del collagene.

Biostimolazione rigenerativa a base di idrossiapatite di calcio

In medicina estetica possiamo trovare diversi trattamenti per la biostimolazione del collagene e la maggior parte è di tipo non invasivo o solo minimamente invasivo. La medicina estetica di oggi è, infatti, cambiata rispetto al passato. L’obiettivo non è più solo quello di ridurre le rughe, ma prevenirne la formazione e migliorare l’aspetto della pelle stimolando quei processi fisiologici che rallentano a causa del tempo che passa.

Il processo più coinvolto nell’invecchiamento cutaneo è quello legato alla produzione di collagene ed elastina. Nel derma, lo strato intermedio della pelle, troviamo delle cellule chiamate fibroblasti le quali hanno proprio il compito di produrre queste preziose proteine. Il collagene poi forma una rete solida e stabile insieme all’elastina, un’altra proteina fibrosa del derma. Questa rete sostiene l’epidermide e dona alla cute compattezza ed elasticità.

Mano a mano che la produzione di collagene ed elastina diminuisce a causa del cronoaging e del fotoaging, la pelle inizia a perdere elasticità e lascia spazio alla formazione delle rughe, mentre la perdita di compattezza favorisce la comparsa di lassità cutanee e lo scivolamento del tessuto cutaneo verso il basso. 

Stimolando la produzione di collagene ed elastina si andrebbe quindi a compensare questo deficit di riserve che viene a crearsi con il tempo, ritardando la comparsa dei segni dell’invecchiamento cutaneo e promuovendone la progressiva scomparsa delle rughe già presenti.

Una delle molecole più promettenti sotto questo punto di vista è l’idrossiapatite di calcio. Viene utilizzata sottoforma di filler cutaneo contenente microsfere in un trattamento iniettivo mini invasivo. Non parliamo assolutamente di un trattamento doloroso, perché nel tempo anche gli aghi sono stati resi sempre più sottili proprio per garantire il massimo comfort. 

Le microsfere di idrossiapatite di calcio forniscono uno stimolo ai fibroblasti per produrre nuovo collagene ed elastina, innescando un vero e proprio processo di biostimolazione rigenerativa. Nella formulazione del prodotto queste microsfere sono immerse in una matrice gelatinosa che aiuta anche ad ottenere un effetto di riempimento.

L’effetto rimpolpante è visibile già da subito, mentre per la biostimolazione occorre qualche settimana, tempo necessario all’organismo per produrre nuovo collagene. Il risultato è quindi visibile già subito dopo il trattamento, ma la cosa più interessante è che migliora nel tempo attraverso il processo di biostimolazione del collagene. I filler a base di idrossiapatite di calcio possono essere fatti, con diluizioni differenti, non solo nel viso ma anche ma anche nel collo, nel décolleté e sul dorso delle mani. È consigliabile ripetere il trattamento ogni 4 mesi per garantire un risultato duraturo e soddisfacente nel tempo.