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Biostimolazione rigenerativa e ridefinizione del volto con acido ialuronico

Biostimolazione rigenerativa e ridefinizione del volto con acido ialuronico

I trattamenti di biostimolazione rigenerativa possono aiutare a contrastare l’invecchiamento cutaneo con un approccio multilayer personalizzato.  

Con il contributo del Dott. Matteo Stocco

 

 

L’invecchiamento della pelle è un processo complesso, ma grazie ai progressi della medicina estetica è possibile contrastarne i segni con trattamenti mirati e non invasivi. Tra questi troviamo la biostimolazione rigenerativa e i filler a base di acido ialuronico, due trattamenti che si sono rivelati molto efficaci per migliorare la qualità della pelle, trattare i segni dell’invecchiamento e ridefinire i contorni del viso. I due trattamenti possono essere utilizzati singolarmente oppure insieme, con un approccio multilayer che può essere personalizzato per ciascun paziente.

La possibilità di poter utilizzare un approccio combinato è un grande vantaggio per il medico estetico e per il paziente, perché permette al primo di elaborare un protocollo di trattamento altamente specifico in base alle caratteristiche della pelle del secondo. Dobbiamo sapere, infatti, che il processo di invecchiamento cutaneo non è uguale per tutti, perché dipende da fattori genetici e ambientali. I primi, li ereditiamo dalla nostra famiglia: se proviamo a cercare qualche vecchia fotografia delle nonne (quelle di una volta, al naturale e senza filtri!), potremmo farci un’idea dell’età nella quale potrebbero fare la comparsa le nostre prime rughe. Dall’altra parte ci sono i fattori ambientali, su cui possiamo certamente lavorare: sappiamo tutti che mantenere uno stile di vita sano aiuta a ritardare il processo di invecchiamento della pelle.

Quando parliamo di crono-invecchiamento (o cronoaging) ci riferiamo in particolare a quello che è l’invecchiamento biologico, che inevitabilmente si verifica con l’avanzare dell’età anagrafica. Le cause del cronoaging sono, quindi, legate alle modifiche in quei processi metabolici che coinvolgono la struttura della pelle, e che subiscono in genere un rallentamento con il tempo che passa. Ci riferiamo in particolare ai processi di produzione di collagene, elastina e acido ialuronico, tre componenti presenti in abbondanza nel derma ed essenziali per il mantenimento della struttura e delle funzioni del tessuto cutaneo.

Il collagene e l’elastina sono due proteine di forma fibrillare, che si intrecciano in una struttura reticolare che funge da scheletro di sostegno per l’epidermide. Il collagene e l’elastina permettono alla pelle di essere più soda, compatta ed elastica, contrastando la formazione di rughe e di lassità cutanee. L’acido ialuronico è invece un polisaccaride che ha la proprietà di inglobare nella propria struttura moltissime molecole di acqua: questo permette alla pelle di mantenere idratazione e spessore, rimpolpando e tonificando i volumi naturali del viso.

La diminuzione di collagene, elastina e acido ialuronico che si verifica con gli anni che passano, porta quindi come conseguenza un assottigliamento della pelle e una ridotta capacità di trattenere l’acqua. Il viso inizia a essere segnato dalle rughe, i volumi si svuotano e la pelle tende a cedere verso il basso, causando una perdita di definizione della linea mandibolare e degli zigomi.

Al processo biologico di invecchiamento si affianca poi il fotoaging o fotoinvecchiamento, termine con il quale ci si riferisce all’invecchiamento causato da fattori esterni, principalmente dall’esposizione ai raggi ultravioletti che formano la radiazione solare (UVA e UVB). Il sole danneggia le fibre collagene esistenti e aumenta la produzione di radicali liberi, accelerando il processo di degradazione cellulare e favorendo la formazione di macchie, rughe profonde e irregolarità nella texture. Anche altri fattori ambientali contribuiscono a peggiorare i segni dell’invecchiamento cutaneo: in generale tutto quanto concorre ad aumentare la produzione di radicali liberi da parte dell’organismo (per esempio l’inquinamento, lo stress acuto e cronico, il fumo di sigaretta, ecc.) favorisce il fotoinvecchiamento.

Possiamo prevenire e ritardare la comparsa dei segni dell’invecchiamento con uno stile di vita sano, una dieta adeguata ed una routine di skincare attenta e mirata, ma oltre a questo abbiamo oggi a disposizione dei trattamenti di medicina estetica non invasivi. Non è più necessario ricorrere al bisturi: se si agisce in maniera precoce e costante, sono sufficienti trattamenti mini invasivi ambulatoriali come i filler per mantenere la pelle più compatta ed elastica, eliminando o attenuando gli inestetismi dell’invecchiamento come rughe e lassità.

Ridefinizione del volto con i trattamenti filler a base di acido ialuronico

I trattamenti a base di acido ialuronico sono tra i più richiesti in medicina estetica da coloro che desiderano un ringiovanimento del viso. Come accennato nel precedente paragrafo, questo polisaccaride è naturalmente presente nel derma (il tessuto connettivo della pelle), e ha la straordinaria capacità di trattenere acqua, conferendo idratazione e volume alla pelle e al volto.  

La diminuzione delle riserve di acido ialuronico che avviene con il passare del tempo porta a delle alterazioni dell’anatomia del viso: si assiste a una diminuzione o a una ridistribuzione dei volumi e a una perdita di definizione dei contorni, che portano il viso ad apparire più stando e inevitabilmente invecchiato. 

I trattamenti filler a base di acido ialuronico si sono rivelati una soluzione molto valida ed efficace per contrastare questi inestetismi, ridefinendo il volto e facendolo apparire più giovane, fresco e luminoso. Le principali azioni esplicate dall’acido ialuronico sono tre:

  1. Ripristino dei volumi, in particolare quelli degli zigomi e delle guance
  2. Definizione dei contorni del viso, soprattutto del mento e della linea mandibolare
  3. Levigazione delle rughe e delle pieghe profonde, incluse quelle nasolabiali e rughe cosiddette “della marionetta”.

La versatilità dell’acido ialuronico consente di personalizzare i trattamenti in base alle esigenze specifiche del paziente, ottenendo risultati naturali e armoniosi. I filler agiscono inoltre come stimolatori di idratazione, migliorando la texture della pelle.  

Biostimolazione rigenerativa: stimolare la pelle dall’interno

La biostimolazione rigenerativa in medicina estetica è un approccio sicuramente innovativo, che ha come scopo quello di migliorare la qualità della pelle stimolando i naturali processi di rigenerazione presenti nelle nostre cellule, in particolare (per quanto riguarda più nello specifico la pelle) la produzione di collagene e di elastina.

La biostimolazione rigenerativa può essere realizzata utilizzando il calore oppure delle sostanze biocompatibili come l’idrossiapatite di calcio, che vengono iniettate nel derma con la tecnica dei filler dermici.

L’idrossiapatite di calcio è una sostanza minerale presente naturalmente nell’organismo, utilizzata in medicina estetica per il suo duplice effetto

  1. Riempitivo immediato: permette di migliorare i volumi e la tonicità del viso già da subito dopo il trattamento.
  2. Stimolazione a lungo termine: l’idrossiapatite di calcio stimola meccanicamente i fibroblasti del derma a produrre collagene ed elastina, con un effetto di rigenerazione del tessuto che migliora qualità e struttura della pelle in modo progressivo nelle settimane successive al trattamento.

Grazie a queste caratteristiche, la biostimolazione rigenerativa è particolarmente indicata per contrastare la lassità cutanea, migliorare la texture della pelle e donare un aspetto più fresco e giovane.  

Un approccio multilayer: combinare trattamenti per risultati ottimali

Una delle ultime novità sviluppate in medicina estetica è quella di integrare diversi trattamenti per ottenere risultati sempre più naturali e personalizzati nel ringiovanimento viso. In particolare, si sono riscontrati ottimi risultati con un approccio multilayer che combina un trattamento di biostimolazione rigenerativa, come quello a base di idrossiapatite di calcio, con un filler rivitalizzante a base di acido ialuronico. Il protocollo si definisce multilayer perché permette di agire su diversi strati della pelle per rispondere a specifiche esigenze estetiche.  

La biostimolazione rigenerativa con idrossiapatite di calcio agisce in profondità per migliorare la qualità della pelle e stimolare la produzione di collagene, mentre l’acido ialuronico interviene negli strati più superficiali per ridefinire i contorni del viso, ripristinare i volumi e levigare le rughe. La sinergia dei due trattamenti permette quindi di ottenere un ringiovanimento del viso molto naturale e armonioso.

Questo approccio consente al medico estetico di personalizzare il trattamento in base alla struttura anatomica e alle necessità del paziente, lavorando in modo preciso su ogni area del viso. Per esempio, l’idrossiapatite di calcio può essere utilizzata per migliorare la lassità cutanea, mentre i filler a base di acido ialuronico sono ideali per volumizzare gli zigomi e levigare le rughe nasolabiali.  

Con un protocollo di trattamento multilayer il medico estetico può ottenere risultati sempre più naturali e personalizzati, migliorando la texture della pelle, ripristinando i volumi persi e donando al viso un aspetto più giovane e fresco. Questo approccio innovativo combina il meglio della scienza e delle tecniche di medicina estetica esistenti per soddisfare le esigenze estetiche di ogni paziente.

 

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