Biostimolazione rigenerativa: 20 anni di evoluzione per una pelle più giovane e luminosa
I trattamenti di biostimolazione rigenerativa, come il filler a base di idrossiapatite di calcio, hanno cambiato la medicina estetica negli ultimi 20 anni.
Con il contributo della Dott.ssa Stefania Guida
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Cause e segni dell’invecchiamento cutaneo
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La biostimolazione rigenerativa in medicina estetica
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Biostimolazione a base di idrossiapatite di calcio: 20 anni di successo
La medicina estetica è cambiata negli ultimi 20 anni. Le ricerche hanno permesso di mettere a punto dei protocolli di trattamento sempre meno invasivi, i quali hanno portato sempre di più a mettere da parte il bisturi, per dare spazio a tecniche non invasive o solo minimamente invasive come filler, laser, radiofrequenza oppure ultrasuoni microfocalizzati. L’obiettivo che si è cercato, e si continua a perseguire, è quello di migliorare la pelle e ridurre i segni dell’invecchiamento cercando di ottenere risultati armoniosi, senza rischiare che il viso perda la propria naturale espressività.
Con la chirurgia estetica il rischio è quello di perdere naturalezza, in particolare se si eseguono interventi come lifting o simili ripetuti nel tempo. Anche trattamenti iniettivi come i filler in passato potevano portare a perdere, sempre se ripetuti nel corso degli anni, una parte della propria naturale espressività. Forse ricorderemo alcune donne dello spettacolo, negli anni Novanta, con delle labbra eccessivamente voluminose (quelle che comunemente si definivano “labbra a canotto”), oppure con le rughe talmente appiattite da fa perdere espressività al volto.
La differenza tra la medicina estetica di 20 anni fa e quella di oggi, è principalmente che il “ritocchino” di una volta era, possiamo dire, più chiaramente visibile: guardando la persona prima e dopo, era più facile intuire i punti nei quali era stato effettuato l’intervento. Con le tecnologie attuali invece, i risultati ci sono lo stesso, ma consistono in un miglioramento generale della struttura della pelle e dell’aspetto del volto, tanto che non è assolutamente semplice intuire quale trattamento è stato eseguito, ed in quali punti. Il risultato è un miglioramento della struttura della pelle molto naturale, nel rispetto dell’armonia del volto nel suo complesso.
I trattamenti di medicina estetica moderna che hanno avuto una forte evoluzione negli ultimi 20 anni sono quelli di biostimolazione rigenerativa. Queste tecniche sono state messe a punto con l’obiettivo di ringiovanire la pelle, stimolando quelli che sono i processi biologici che sono rallentati dal tempo che passa. In questo modo è possibile ottenere un risultato su tutti gli aspetti del viso che risultano segnati dall’invecchiamento: rughe, texture, volumi, idratazione e lassità. È proprio grazie a questo che è possibile ottenere un ringiovanimento della pelle tutto tondo, e senza intaccare la naturale espressività di una persona.
La biostimolazione rigenerativa ha completamente cambiato l’approccio ai trattamenti di medicina estetica negli ultimi 20 anni: non più semplicemente correggere un difetto o un inestetismo dell’invecchiamento (ad esempio, appianare le rughe), ma migliorare l’aspetto della pelle stimolando quelli che sono i naturali processi fisiologici, per risultati più naturali e duraturi. La pelle appare subito più giovane e luminosa, e nel tempo vedremo un netto miglioramento anche in termini di rughe e lassità cutanee.
Cause e segni dell’invecchiamento cutaneo
Il processo di invecchiamento cutaneo è un processo biologico e pertanto inevitabile. È possibile, però, rallentarlo e gestirlo al meglio attraverso degli approcci mirati che coinvolgono alimentazione, stile di vita e cura della pelle.
Un’alimentazione più sana e ricca di vitamine (in particolare la vitamina C, indispensabile per la produzione di collagene!) è certamente un’ottima alleata nel prevenire e rallentare la comparsa dei segni dell’invecchiamento. La sana alimentazione andrebbe affiancata ad uno stile di vita sano, che comprenda un’attività fisica moderata di bassa intensità, l’abbandono di abitudini dannose come il tabagismo, e una piacevole rete di relazioni sociali.
I segni dell’invecchiamento a livello della pelle sono principalmente rughe e lassità cutanee. Le cause principali comprendono il rallentamento di quei processi biologici che coinvolgono la struttura della pelle, insieme ad alcuni fattori ambientali (ad esempio, l’esposizione esposizione intensa o prolungata al sole) i quali concorrono pure alla comparsa dei segni del tempo.
Tra le cause principali dell’invecchiamento cutaneo troviamo:
- Diminuzione delle riserve di collagene: con l’età la produzione di collagene, la proteina chiave che conferisce struttura e compattezza alla pelle, diminuisce progressivamente. La conseguente diminuzione delle concentrazioni della stessa porta alla comparsa di rughe e lassità cutanee.
- Riduzione dell’elastina: l’elastina è un’altra proteina del derma strettamente legata al collagene, in quanto insieme formano una rete solida e stabile a sostegno della pelle. L’elastina conferisce alla pelle elasticità e flessibilità e pertanto la riduzione che avviene con il tempo porta inevitabilmente alla formazione delle rughe.
- Disidratazione e perdita di acido ialuronico: la pelle, a causa dell’azione degli agenti esterni, subisce nel tempo danneggiamenti del film idrolipidico superficiale e diventa più secca. Diminuiscono anche le riserve di acido ialuronico, così importanti per l’idratazione profonda
- Esposizione ai raggi UV e stress ossidativo: i raggi UV penetrano nella pelle e determinano un incremento nella produzione di radicali liberi, con un conseguente aumento dello stress ossidativo della pelle. Lo stresso ossidativo determina un danneggiamento delle fibre collagene esistenti ed una diminuzione delle riserve di acido ialuronico, portando alla comparsa di rughe (in particolare, rughe da tramatura cutanea) e macchie solari.
La pelle è l’organo più esteso del corpo per cui mostra i segni dell’invecchiamento in modo evidente, soprattutto nelle aree più esposte e delicate quali viso, collo, décolleté e dorso delle mani. Il tessuto cutaneo perde freschezza e luminosità, mostrando invece rughe, disidratazione e lassità. Il viso assume un aspetto più stanco: la texture diventa meno liscia ed uniforme, alcune aree risultano svuotate e tendono a cedere verso il basso, facendo perdere anche la definizione dell’ovale e della linea mandibolare. Il collo e il décolleté perdono tono e presentano spesso delle rughe verticali, mentre la pelle sulle mani appare più sottile e disidratata, rendendo più evidenti rughe e tendini.
La biostimolazione rigenerativa in medicina estetica
La biostimolazione rigenerativa è una tecnica innovativa che ha rivoluzionato la medicina estetica negli ultimi 20 anni, in particolare per quanto riguarda il trattamento dell’invecchiamento cutaneo. L’obiettivo, come abbiamo già accennato, non è solo quello di correggere i segni visibili dell’invecchiamento, ma stimolare i processi biologici naturali della pelle, migliorandone qualità e aspetto a partire dall’interno.
Questi trattamenti agiscono direttamente sui fibroblasti, stimolando a produrre nuovo collagene ed elastina, fondamentali per una pelle giovane e luminosa. Tra i benefici della biostimolazione troviamo infatti l’aumento dell’elasticità e della compattezza della pelle, il miglioramento della texture che torna ad essere più liscia e uniforme, la riduzione delle rughe e delle linee sottili ed un aumento dell’idratazione profonda, che rende la pelle più tonica, fresca e luminosa.
Le sostanze utilizzate nei trattamenti di biostimolazione sono generalmente biocompatibili, ed in quanto tali molto ben tollerate. Una sostanza biocompatibile è una sostanza che è naturalmente presente nell’organismo, e quindi viene riassorbita nel nostro corpo e veicolata laddove necessario. Una delle sostanze rivelatasi più efficaci è l’idrossiapatite di calcio. Formulata sotto forma di microsfere immerse in un gel carrier di carbossimetilcellulosa, oltre a stimolare la produzione di collagene offre un effetto volumizzante naturale.
Come funziona l’idrossiapatite di calcio nella biostimolazione
I trattamenti iniettivi a base di microsfere di idrossiapatite di calcio immerse in un gel carrier di carbossimetilcellulosa, funzionano attraverso un duplice effetto:
- Effetto immediato: dopo l’applicazione, il gel riempie le aree trattate, migliorando il volume e la tonicità della pelle.
- Effetto rigenerativo: l’idrossiapatite di calcio stimola i fibroblasti a produrre nuovo collagene, migliorando gradualmente l’aspetto della pelle nel tempo.
I trattamenti a base di idrossiapatite di calcio sono eseguiti con successo per il ringiovanimento di viso, collo, décolleté e dorso delle mani. Sul viso si ottiene un ripristino dei volumi persi, un effetto tonificante ed un conseguente miglioramento dei contorni dell’ovale e della definizione della linea mandibolare. Su collo e décolleté si evidenzia una riduzione della lassità cutanea e delle rughe verticali, mentre sulle mani un ringiovanimento della pelle, che riacquista il suo naturale spessore e di conseguenza si riduce la visibilità di rughe e tendini.
Biostimolazione a base di idrossiapatite di calcio: 20 anni di successo
La biostimolazione rigenerativa rappresenta una soluzione efficace e sicura per contrastare i segni dell’invecchiamento cutaneo. In particolare, il trattamento a base di idrossiapatite di calcio rappresenta un punto di riferimento nella medicina estetica, grazie a 20 anni di ricerca e innovazione.
Il trattamento permette di ottenere una pelle più fresca, tonica e luminosa, con risultati sia immediati, sia progressivi, che migliorano nel tempo in maniera duratura. Stimolando la produzione di nuove molecole di collagene, il trattamento a base di microsfere di idrossiapatite di calcio permette di ottenere un effetto lifting naturale e un miglioramento naturale e duraturo dei segni dell’invecchiamento.
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