Radiesse® per ridefinire linee e volumi del volto maschile

Scopri i trattamenti di ringiovanimento del volto maschile, per eliminare le rughe e ridefinire linee e volumi.

Quando si parla di medicina estetica ci si rivolge di solito alle donne. Negli ultimi anni, invece, sono in aumento gli uomini che hanno deciso di sottoporsi ad un “ritocchino”. I trattamenti più richiesti partono da quelli più semplici, come l’epilazione laser, a quelli più complessi, quali la liposuzione, la ginecomastia, la rinoplastica, la blefaroplastica o il lifting viso.

I motivi che spingono un uomo a chiedere un “ritocchino” sono esattamente gli stessi che muovono una donna. L’attenzione al proprio aspetto fisico sta crescendo sempre di più, sia tra i ragazzi più giovani, che negli uomini più adulti. Molto probabilmente a causa del maggiore utilizzo dei social network, dove si posta la propria immagine cercando il proprio profilo perfetto. È così che si notano tutti i propri difetti, e pian piano si fa strada il desiderio di correggerli.

Attualmente poi, l’accesso ai trattamenti di medicina estetica sembra più semplice rispetto a diversi anni fa. Prima non si parlava tanto di medicina, ma di chirurgia estetica. Gli uomini si rivolgevano al chirurgo estetico più che altro per una liposuzione o una rinoplastica, o ancora per una ginecomastia. Problematiche senz’altro estetiche, ma talvolta accompagnate anche da difetti funzionali quali possono essere un setto nasale deviato (rinoplastica) o un’obesità importante (liposuzione). In questi casi, il ricorso alla chirurgia estetica può essere senz’altro più “giustificato” rispetto ad un trattamento mini invasivo per il ringiovanimento del volto, che invece è più che altro un motivo vanesio.

Ma d’altronde, oggi, è anche la vanità che sta avvicinando gli uomini al mondo estetico. Si sta sempre più attenti al proprio aspetto e anche i canoni di bellezza dell’uomo sono cambiati. Una volta depilarsi il corpo o ritoccare le sopracciglia era un qualcosa di cui quasi ci si vergognava, e che magari si faceva di nascosto proprio quando effettivamente la situazione era “disperata”. Era vista come una perdita di virilità maschile: questo concetto, negli ultimi anni, si è praticamente ribaltato.

Basta fare un giro in palestra o dare uno sguardo ai sui social network per vedere quanto l’uomo sia diventato più attento al proprio aspetto fisico. Un torace depilato o un sopracciglio curato sono diventati praticamente la normalità. I ragazzi più giovani sono praticamente cresciuti con questi nuovi canoni, e gli uomini più adulti, che si trovano comunque a confrontarsi con la nuova generazione, si sono adattati, quasi come per non rimanere indietro.

Un aspetto curato è importante per l’uomo nelle relazioni sociali, così come nei rapporti di lavoro: bisogna “metterci la faccia”, si sente dire spesso. Niente di più vero, pensiamo anche solo all’ambiente lavorativo: quante videocall, quante attenzioni all’outfit, ecc.? Come succede abitualmente alle donne, oggi anche l’uomo cura di più il proprio aspetto fisico. Perché no, nemmeno all’uomo piace invecchiare, ma intorno ai 40 anni anche il volto maschile inizia a essere segnato dall’invecchiamento cutaneo.

Invecchiamento cutaneo del volto maschile: quali sono le cause ed i segni

Le cause dell’invecchiamento cutaneo nell’uomo sono ovviamente le stesse della donna. Si assiste a una deplezione delle riserve di collagene nel derma, il che causa una perdita di elasticità e compattezza cutanea, con la conseguente comparsa delle rughe.

Le rughe più frequenti nell’uomo sono le pieghe naso labiali, che sono quei solchi che corrono in senso verticale dalle narici verso gli angoli della bocca. Compaiono quando si sorride, ma poi una volta che si fissano danno al volto un aspetto svuotato e malinconico.

Altro segno tipico dell’invecchiamento maschile è la perdita della cosiddetta “jawline”, ossia del contorno mandibolare. Questo accade a causa del cedimento del tessuto cutaneo nel terzo inferiore del volto, definito come quel triangolo immaginario che parte dalla punta del naso e si estende fino alla linea della mandibola.
Più che le rughe, è proprio il cedimento del tessuto cutaneo in quest’area del volto che porta l’uomo ad avvicinarsi alla medicina estetica: una linea mandibolare ben definita dona un aspetto decisamente più virile e mascolino.

L’invecchiamento della pelle è causato principalmente dal progressivo rallentamento di produzione di collagene da parte dell’organismo. Il collagene, insieme all’elastina che è un’altra proteina fibrosa presente nel derma, forma una rete di sostegno stabile ed elastica, che dona al tessuto cutaneo compattezza ed al contempo elasticità.

Il derma è il tessuto connettivo dell’epidermide e si trova come strato immediatamente al di sotto di essa. Il suo ruolo è proprio quello di apportare il corretto sostegno e nutrimento, per evitare che si svuotino i volumi e si perdano le linee, cosa che per l’appunto accade quando nell’organismo le riserve diminuiscono. Il rallentamento della sintesi di nuovo collagene inizia intorno ai 25 anni, ma i segni diventano evidenti nell’uomo dopo i 35 anni, per accentuarsi intorno ai 40.

Perché le rughe, e perché la perdita della linea mandibolare?

Nel primo caso, stiamo parlando principalmente delle pieghe naso labiali, che altro non sono che delle rughe di espressione. Questo tipo di rughe si formano quando i muscoli mimici del volto si muovono per tradurre una particolare espressione: risata, sorpresa, paura, concentrazione e tanto altro. Le rughe frontali sono definite, ad esempio, le “rughe del pensatore”, perché tipiche di un’espressione concentrata.

Quando la pelle è giovane, una volta che il volto si distende, le rughe scompaiono e la pelle rimane liscia, proprio grazie a quella caratteristica di elasticità conferita dalla rete di collagene ed elastina del derma. Quando questo sostegno viene meno, i solchi si fissano e le rughe diventano visibili.

La perdita della linea mandibolare è legata sempre alla deplezione del collagene, perché la pelle perde compattezza e tende a cedere verso il basso. Oltre a questo, con l’invecchiamento si assiste anche a un riassorbimento del tessuto osseo e a una perdita della tonicità muscolare, e questo va ad accentuare ulteriormente l’inestetismo.

Radiesse®: il trattamento che ridefinisce linee e volumi del volto maschile

I Centri Medici di Eccellenza Radiesse® hanno messo a punto una gamma di trattamenti iniettivi personalizzati per ridefinire le linee e i volumi del volto maschile. Il trattamento è mini invasivo e i risultati sono naturali e armonici. Il ritocco si nota come un miglioramento dell’aspetto del volto, ma non appare come qualcosa di costruito dal chirurgo estetico.

I filler Radiesse® sono a base di idrossiapatite di calcio, una molecola in grado di stimolare meccanicamente i fibroblasti del derma a produrre nuovo collagene ed elastina, che andranno a rimpiazzare le fibre vecchie e a ricostituire le normali riserve dell’organismo. Le microsfere sono immerse in una matrice gel che apporta volume al tessuto e aiuta ad appianare le rughe.

Come sottolinea il Dott. Antonio Spagnolo, specialista Radiesse®: “I filler a base di idrossiapatite di calcio consentono di rigenerare e ristrutturare la pelle, le microsfere creano una struttura che stimola la produzione di collagene. Nel derma la solida rete di fibre di collagene è responsabile di un effetto lifting verticale e di un effetto counturing, capace di scolpire, ridefinire, la linea mandibolare senza usare il bisturi. La nuova rete fornisce inoltre un supporto strutturale prolungato, migliorando progressivamente la qualità della pelle. L’effetto di tale metodica è immediatamente visibile dopo il trattamento e gli effetti durano oltre un anno.”

Il trattamento Radiesse® ha quindi un triplice effetto:

1. Ridefinizione dell’ovale del volto e quindi della linea mandibolare.
2. Stimolazione della produzione di nuove fibre di collagene ed elastina, quindi un effetto ringiovanente naturale.
3. Appianamento delle rughe.

Radiesse® viene eseguito solo dai Centri Medici di Eccellenza: CLICCA QUI per cercare quello più vicino a te.