Filler: i dubbi principali sul trattamento

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Con il contributo del Dott. Alessio Dini

I filler sono i trattamenti più richiesti in medicina estetica, rimangono però ancora molti timori e dubbi legati ad essi. I filler possono essere richiesti per aumentare il volume delle labbra, per correggere delle asimmetrie, definire i lineamenti o ancora per eliminare le rughe e altri inestetismi cutanei causati dall’invecchiamento. “Ma se poi il risultato non mi piace?”

Sono ancora molti i dubbi di chi decide di sottoporsi ad un trattamento di medicina estetica, i motivi sono diversi, ma principalmente ci si preoccupa della naturalezza del risultatoCi rivolgiamo al medico estetico per migliorare il nostro aspetto, ma poi abbiamo paura che il risultato sia artefatto e ci faccia perdere la nostra naturalezza. “E se poi mi si stravolgono i lineamenti?”

I timori non sono completamente infondati. Derivano un po’ dall’idea che ci siamo fatti della medicina estetica. Il ritocchino lo abbiamo sempre conosciuto sulle donne della televisione: attrici, giornaliste, ecc. E non sempre ci è piaciuto. In alcune abbiamo visto uno stravolgimento dei lineamenti, una perdita di espressività o delle labbra troppo voluminose e assolutamente disarmoniche con il resto del volto. Per questo, anche se a volte guardandoci allo specchio abbiamo avuto voglia di farlo, quel ritocchino, all’ultimo abbiamo sempre lasciato correre.

Più che altro sono gli inestetismi della vecchiaia quelli che vorremmo togliere. Quando il tessuto cutaneo invecchia perde elasticità, e ci ritroviamo con un viso che potremmo definire cadente. La pelle tende a perdere spessore e volumi, cede verso il basso e ci fa perdere la definizione della linea mandibolare. Il terzo inferiore del volto passa dalla forma di triangolo rovesciato, che caratterizza la giovane età, a quella di triangolo dritto, che invece segna l’età più adulta.

“Mah. Forse è meglio accettare il fatto che sto invecchiando. Non si può tornare indietro!” Certo che non si può tornare indietro. I cambiamenti che caratterizzano l’invecchiamento dobbiamo sicuramente accettarli, ma perché non cercare di prevenirli o di migliorarli? Potrebbe aiutarci a vederci meglio allo specchio, ed a sentirci più serene e più sicure di noi.

Il mondo della medicina estetica attuale non è quello di dieci anni fa. Anche se i filler sono sempre esistiti, le formulazioni sono senz’altro migliorate con il tempo, con esse anche i protocolli,  è cambiato quindi anche l’approccio che non è più solamente correttivo ma anche a preventivo.

Invecchiamento cutaneo: come funzionano i filler

La parola filler significa letteralmente “riempire”, per cui lo scopo del trattamento è proprio quello di restituire al viso quei volumi persi con l’invecchiamento. Allo stesso tempo si vanno a risollevare meccanicamente i tessuti, per cui si riesce a ridare armonia ad un viso con i lineamenti cadenti.

I filler più moderni uniscono però all’azione riempitiva anche quella biostimolante, contengono nella loro formulazione delle sostanze che stimolano la produzione di collagene, proteina del derma con un ruolo chiave nel processo di invecchiamento cutaneo.

Il derma e il ruolo del collagene

La pelle è formata da tre strati, dei quali il derma è quello intermedio. Dal punto di vista biologico è un tessuto connettivo, la cui funzione è quella di dare sostegno e nutrimento all’epidermide, lo strato più esterno.

Il collagene è una proteina fibrosa prodotta da cellule chiamate fibroblasti. Nel derma forma una rete solida e stabile con un’altra proteina (elastina). Questa rete è una sorta di impalcatura di sostegno per l’epidermide, e permette di mantenere il tessuto cutaneo compatto ed elastico.

Con l’età però le riserve di collagene del derma tendono a diminuire, questo accade perché già a partire dai 25 anni di età i fibroblasti ne rallentano la produzione, e si arriva ad un punto nel quale le molecole neo prodotte non sono sufficienti e sostituire le vecchie, le quali perdono efficienza e vengono degradate.

Viene così a mancare la piena funzione della rete di sostegno di collagene ed elastina. La pelle perde elasticità e compattezza, si iniziano ad accentuare i solchi e le rughe (in particolare di quelle di espressione) e successivamente si arriva ad un cedimento della pelle verso il basso. Il viso assume quindi un aspetto cadente, che lo fa apparire anche più triste e stanco.

I trattamenti di medicina estetica biostimolanti altro non fanno che stimolare i fibroblasti a produrre nuovo collagene ed elastina, ottenendo così un miglioramento della qualità della pelle e dei lineamenti del viso a 360 gradi.

Il risultato è assolutamente naturale e l’armonia del volto viene preservataD’altronde quello che viene fatto, non è altro che stimolare un processo biologico naturale, rallentato dall’invecchiamento. Il miglioramento che si ottiene non può che essere naturale: qui non c’è il rischio di artefatti o di stravolgimento dei propri lineamenti.

Filler a base di idrossiapatite di calcio: una delle formulazioni più innovative 

Nei Centri Medici di Eccellenza Radiesse puoi trovare una gamma esclusiva di trattamenti con filler a base di idrossiapatite di calcio, dal triplice effetto correttivo, liftante e biostimolante. Il filler a base di idrossiapatite di calcio consente sia la correzione volumetrica che un’importante bioristrutturazione dermica.

Le microsfere di idrossiapatite di calcio sono sospese in un gel di carbossimetilcellulosa e veicolate tramite esso nel derma. Un filler di lunga durata ma comunque riassorbibile e biocompatibile.

 

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