Trattamento a base di idrossiapatite di calcio: biostimolazione del collagene a lungo termine

biostimolazione viso con idrossiapatite di calcio

Il trattamento a base di idrossiapatite di calcio viene eseguito in medicina estetica per stimolare la produzione di collagene ringiovanendo la pelle.

Con il contributo del Dott. Fabrizio Melfa.

 

Il collagene è la proteina più abbondante presente nel corpo umano, ed è anche quella più coinvolta nel processo di invecchiamento della pelle. Il collagene è presente in tutti i tessuti connettivi, quali ad esempio le ossa e le cartilagini. Anche per quanto concerne il tessuto cutaneo, vediamo che il collagene è una proteina presente e prodotta nel derma, tessuto connettivo che sostiene e nutre l’epidermide.

 La pelle, se andiamo ad analizzarne più da vicino la struttura, è composta da tre strati:

  • Epidermide: lo strato più esterno, a contatto con l’ambiente e coperto da uno strato corneo, dove troviamo il cosiddetto “film idrolipidico superficiale”, che rappresenta una sorta di pellicola protettiva. Per proteggere infatti gli strati più interni dall’azione potenzialmente dannosa dei fattori esterni (quali, ad esempio, i bruschi sbalzi di temperatura, gli urti, ecc.) l’epidermide è coperta da questo strato composto da acqua e grasso, prodotto a sua volta dalle ghiandole sebacee. Il film idrolipidico superficiale impedisce l’ingresso delle sostanze estranee e trattiene l’acqua superficiale, contribuendo a mantenere idratata la cute.
  • Derma: lo strato intermedio, nel quale troviamo il collagene. Nel derma delle cellule specializzate chiamate fibroblasti sono responsabili della produzione sia di collagene e sia di elastina, un’altra proteina di tipo fibroso come il collagene. Elastina e collagene si intrecciano formando una rete solida e stabile, che conferisce alla pelle compattezza, elasticità. Queste caratteristiche permettono alla pelle di contrastare i principali segni di invecchiamento, quali rughe d’espressione, linee sottili e perdita di tono e quindi formazione di lassità cutanee.
  • Ipoderma: chiamato anche più semplicemente tessuto sottocutaneo, l’ipoderma comprende quello che conosciamo come pannicolo adiposo sottocutaneo ed i muscoli che si ancorano alla struttura ossea, che nel viso sono quelli mimici del volto, i quali contraendosi e rilassandosi ci permettono di mimare le diverse espressioni.

Con il passare del tempo – ma non tanto in là con gli anni, ma già a partire dai 25 anni più o meno – i fibroblasti iniziano a rallentare la loro attività, e quindi e produrre meno collagene e meno elastina. Ovviamente i segni dell’invecchiamento non compaiono subito, ma più in là con gli anni: nella maggior parte dei casi a partire dall’età di 30-35 anni. Prima le rughe di espressione, poi intorno ai 40 anni si iniziano a intravedere le prime lassità cutanee, e dopo i 50 anni compaiono anche le rughe più profonde, quelle definite gravitazionali. Questo processo è fisiologico ed è inevitabile, ma si può certamente per una parte prevenire e per l’altra trattare. 

La prevenzione si attua con uno stile di vita sano, che anche se “non fa miracoli” permette di mantenere una buona qualità della pelle. Per il trattamento la medicina estetica mette oggi a disposizione moltissimi trattamenti solo minimamente invasivi: stiamo parlando dei “dermal fillers”. I dermal fillers sono trattamenti di tipo iniettivo, i quali utilizzano molecole ad effetto biostimolante. Iniettate sottocute, queste molecole stimolano nel derma la produzione di nuove molecole di collagene, andando a ripristinare quelle riserve che sono andate perse con il tempo. La biostimolazione è un processo a lungo termine: i risultati non sono visibili completamente nell’immediato, ma migliorano nel tempo, quello necessario all’organismo per produrre nuovo collagene. I risultati ottimali si apprezzano quindi dopo circa 2-3 settimane dalla seduta, ma permangono nel tempo, in media almeno un anno.

Una delle cose più attraenti dei trattamenti di biostimolazione, oltre al fatto che sono tutti non invasivi o al massimo mini invasivi, è la naturalezza dei risultati. Il miglioramento dell’aspetto del tessuto cutaneo e l’effetto ringiovanente sono sempre in armonia con la persona nel suo complesso. Quello che si ottiene è un’eliminazione, o comunque una forte attenuazione, delle rughe insieme ad un sollevamento del tessuto cutaneo con una conseguente ridefinizione della linea mandibolare, o più in generale dell’ovale del volto.

In che modo l’idrossiapatite di calcio stimola la produzione di collagene

L’HaCa è composto per il 30% da microsfere lisce di idrossiapatite di calcio, molto piccole con un diametro cha va da 25 a 45 micron , sospesi in un gel di glicerina e carbossimetilcellulosa per il rimanente 70%. A differenza degli altri filler dermici, l’idrossiapatite di calcio agisce non solo riempiendo i tessuti bersaglio ma anche provocando una reazione infiammatoria, caratterizzata dalla migrazione di cellule giganti e macrofagi, attivazione e stimolazione dell’attività dei fibroblasti che inglobando le microsfere determinano la sintesi e deposizione delle fibre endogene di collagene di tipo I.

Dermal fillers a base di idrossiapatite di calcio: quali inestetismi possono essere trattati

L’idrossiapatite di calcio può essere utilizzata ed io personalmente la utilizzo su tutto il viso e collo, utilizzando diluizioni e tecniche leggermente diverse in base alle zone. In base alle sue caratteristiche di bioristrutturante, è ideale per dare un risultato di lifting senza volume del terzo medio del viso.

Quindi viene utilizzata per dare luminosità e miglioramento della texture del viso, o per ridurre rughe o ancor meglio per diminuire l’effetto antiestetico delle pieghe d’espressione del viso più stanchi. Inoltre, per le sue caratteristiche e proprietà la rendono efficace nel fornire sollevamento, supporto e volume ai tessuti molli, e in oltre lo rendono particolarmente adatto per aree più delicate da trattare con filler HA, come le tempie, la zona malare sotto la palpebra e il mento perché viene distribuita su un piano sopraperiostale cioè sopra la parte ossea.

Eccellente in iperdluizione, cioè diluita con soluzione fisiologica per 3 o quattro volte, determina un forte miglioramento della lassità dei tessuti lassi del collo.

Trattamento con idrossiapatite di calcio: seduta, risultati ed eventuali effetti avversi

La prima cosa che eseguo con la mia o mio paziente è una accurata valutazione dello stato di salute della pelle e dei tessuti del viso mettendo in evidenza le criticità e i punti di forza. Valuto molto attentamente le zone che con il tempo perdono tono e scivolano per il cedimento dei legamenti o il volume dei comparti. Quindi eseguo l’impianto di idrossiapatite di calcio con delle cannule per essere mininvasivo e ridurre al minimo gonfiore o ematomi.

La quantità e le diluizioni dell’idrossiapatite di calcio è assolutamente personalizzata. Nell’immediato post il risultato è sempre bellissimo perché si ha un netto miglioramento delle zone trattate ma per il risultato finale è meglio attendere 2-3 settimane.

Gli effetti avversi sono legati, come quelli di qualsiasi altro filler, al gonfiore e alla presenza di ematomi che sono sempre fastidi temporanei.

 

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