Rughe d’espressione: come combatterle con gli esercizi di ginnastica facciale

ginnastica facciale

Non è uno dei servizi compresi nell’abbonamento in palestra, ma si può fare comodamente da casa: la ginnastica facciale, una serie di esercizi che mettono in moto i muscoli del volto e del collo per prevenire la comparsa dei segni dell’invecchiamento, e regalare un aspetto naturalmente più tonico e luminoso.

I segni dell’invecchiamento cutaneo iniziano a essere più visibili sul volto a partire dai 35-40 anni, anche se in realtà i processi metabolici legati al crono aging iniziano molto prima, già intorno ai 25 anni. Nel derma iniziano infatti a diminuire, in modo graduale e progressivo, le concentrazioni di collagene, elastina e acido ialuronico, tre molecole importanti per il mantenimento di tutte quelle caratteristiche tipiche di una pelle giovane, come luminosità, compattezza ed elasticità.

Le concentrazioni diminuiscono perché l’organismo rallenta quei processi metabolici deputati alla produzione delle stesse: gli effetti non si vedono subito, ma possiamo affermare che dopo i 35 anni iniziano pian piano a comparire. Nelle persone più attente alla cura della propria pelle e con uno stile di vita sano, i segni dell’invecchiamento compariranno tendenzialmente più tardi rispetto a una persona meno attenta.

Ma cosa vuol dire prestare attenzione alla propria pelle? Le cause del crono aging sono fisiologiche, e in quanto tali difficilmente modificabili. Quello su cui possiamo invece concentrarci per prevenire, ritardare o attenuare la comparsa dei segni dell’invecchiamento sono le nostre abitudini e il nostro stile di vita.

L’invecchiamento cutaneo è favorito anche da un accumulo di radicali liberi, molecole particolarmente reattive che possono causare, oltre alla precoce senescenza, anche danni al DNA cellulare. Le radiazioni UV dei raggi solari e il fumo di sigaretta sono, ad esempio, due fattori molto comuni che fanno aumentare nell’organismo la produzione di radicali liberi.

Smettere di fumare ed esporsi al sole negli orari meno a rischio e con protezione adeguata rappresenta già una di quelle attenzioni che possono aiutare a mantenere la pelle giovane più a lungo. Anche l’alimentazione rappresenta un valido aiuto nella cura della pelle: vitamine e antiossidanti, contenuti principalmente in frutta e verdura, aiutano a mantenere la pelle giovane.

Curare la pelle vuol dire anche dedicarle un corretto skin care: detersione quotidiana, applicazione di creme specifiche per tipo di pelle e per fascia di età, scrub periodici per eliminare le cellule morte e reidratare il tessuto cutaneo più in profondità.

Ecco che poi entra in gioco la ginnastica facciale. Come per mantenere tonico il corpo facciamo squat e addominali, per mantenere tonico il viso sono stati messi a punto una serie di esercizi che possiamo divertirci a fare davanti allo specchio.
Questi esercizi hanno l’obiettivo di mantenere tonici i muscoli del volto, prevenire il rilassamento cutaneo e cancellare o attenuare le rughe. Ne esistono diversi, ognuno dei quali specifico per la parte del viso sulla quale si vuole agire e dell’eventuale difetto che si vuole correggere.

La ginnastica facciale aiuta anche a migliorare la microcircolazione, permettendo una migliore ossigenazione ed un drenaggio più efficiente del tessuto. Questo aiuta ad eliminare gli inestetismi gonfiori – pensiamo ad esempio al classico gonfiore che compare sotto agli occhi quando la sera prima abbiamo mangiato troppo – e a donare più freschezza e luminosità alla pelle.

Ginnastica facciale: gli esercizi “anti-age”

Per fare una carrellata completa di esercizi di ginnastica facciale anti-age, dividiamo il volto in quattro zone, e prepariamoci a fare una serie di “smorfie” davanti allo specchio:

1- Occhi
Gli inestetismi presenti nella zona oculare sono principalmente le rughe intorno agli occhi (“zampe di gallina”), le rughe tra le sopracciglia (glabellari), le rughe frontali e la palpebra cadente. I muscoli da allenare sono principalmente quelli orbicolari.

Per risollevare le palpebre cadenti, appoggiare gli indici delle dita sul sopracciglio spingendolo lievemente verso il basso, quindi sollevare verso l’alto le sopracciglia cercando di vincere la pressione delle dita e riportarle nella posizione iniziale. Il metodo è quello di spalancare gli occhi il più possibile senza aggrottare la fronte.

Per le rughe glabellari, appoggiare sempre gli indici delle dita alla radice del sopracciglio, e provare a corrugare la fronte, distendendo così la zona tra le sopracciglia.

Per le rughe frontali l’esercizio consiste nel chiudere gli occhi e rilassare palpebre e fronte mantenendo il tono del muscolo orbicolare.

Per ridurre infine le “zampe di gallina”, sempre ad occhi chiusi posizionare le dita medie agli angoli esterni e tirare le palpebre verso le tempie, come a voler mimare degli occhi “a mandorla”.

Tutti questi movimenti andrebbero tenuti per circa 20 secondi e ripetuti 10 volte.

2- Guance
I segni dell’invecchiamento si manifestano su guance e zigomi soprattutto sotto forma di lassità e scivolamento della pelle verso il basso.

L’esercizio per le guance è semplicissimo, e consiste nel gonfiare al massimo le guance, dopo di che posizionare due dita davanti alla bocca per non far uscire aria e con una mano spingere verso l’interno prima una guancia poi l’altra, per almeno 6 volte.

L’esercizio per gli zigomi prevede invece di posizionare gli indici in senso orizzontale sotto gli occhi, poi spingere con le guance verso l’alto mentre le dita oppongono resistenza

3- Labbra
Invecchiando sulle labbra compaiono principalmente due tipi di rughe, quelle naso-labiali e il cosiddetto “codice a barre”.

Le prime sono i solchi che si formano in senso verticale dalle narici verso gli angoli della bocca, in particolare quando sorridiamo. Le seconde sono sempre verticali e compaiono intorno alle labbra. Sono tipiche dei fumatori, perché nell’aspirare la sigaretta si contraggono di continuo i muscoli orbicolari della bocca.

Per le prime l’esercizio è semplice (e anche divertente da fare allo specchio!): bisogna chiudere le labbra come se si volesse dare un bacio e poi spalancare la bocca come se si volesse urlare.

Per le “codice a barre” invece l’esercizio consiste nell’inserire le punte degli indici agli angoli della bocca e spingerli verso l’esterno, facendo nello stesso tempo resistenza con i muscoli della bocca che spingeranno al contrario verso l’interno.

4- Collo
Nella regione del collo invecchiamento e lassità cutanea tendono a formare il fastidioso “doppio mento”.

Per prevenire il “doppio mento” stirare il collo all’indietro e riportarlo alla posizione iniziale, per una decina di volte; per rassodare la muscolatura del collo l’esercizio è quello di piegare la testa a fondo verso destra e verso sinistra, anche qui una decina di volte per lato; ed infine per provare a ridurre il “doppio mento” si può posizionare il dorso della mano aperta sotto la mandibola, spingere il mento contro la mano mentre con questa si oppone resistenza.

La medicina estetica e le rughe d’espressione: filler a base di idrossiapatite di calcio

Possiamo provare a ritardare i segni dell’invecchiamento, ma alcuni sono inevitabili. Fortunatamente però, oggi la medicina estetica mette a disposizione trattamenti non invasivi o mini invasivi, che donano al viso un aspetto naturalmente più tonico, fresco e luminoso.

Nei Centri Medici di Eccellenza Radiesse® è disponibile una vasta gamma di trattamenti con filler a base di idrossiapatite di calcio sotto forma di microsfere, che una volta iniettate nel derma stimolano i fibroblasti a produrre nuovo collagene, proteina che insieme all’elastina ha un ruolo determinante nel dare sostegno al tessuto cutaneo. L’idrossiapatite di calcio ha un triplice effetto: correttivo, liftante e biostimolante.

I trattamenti Radiesse® prevedono dei protocolli personalizzati a seconda dell’inestetismo o del difetto da correggere (es. ripristino dei volumi, distensione delle rughe d’espressione, armonizzazione dell’ovale del volto, ecc.).

L’idrossiapatite di calcio unisce all’efficacia anche la sicurezza: è un filler biocompatibile e riassorbibile, ed è l’unico a poter vantare tre approvazioni da parte dell’FDA, il rigoroso ente di controllo statunitense.